venerdì 26 giugno 2009

Le arpie

Luogo di origine: Grecia
Diffusione: Creta e Asia Minore
Ultimo avvistamento: Isole Strofadi, Mar Ionio

Le arpie (dette "rapitrici") sono mostri alati con il corpo di uccello e il viso di donna. Talvolta sono raffiguarate con altre membra umane dandogli la somiglianza a uccelli predatore. Il loro nome deriva dal fatto che avevano la lugrube fama di rapitrici di fanciulli che poi davano in schiavi alle Erinni. L'origine del loro mito si può ricondurre alla divinazione dei venti e delle tempeste che in seguito vennoro identificate come arpie, le qualdi divennero le avversità che colpinano intere popolazioni: guerre, carestie, epidemie e cataclismi.

Di solito le Arpie raffigurate sono 3 in quanto secondo la tradizione sono 3 sorelle: Aello, rapida come il fulmine, Ocipete detta anche Okithoe colei che scorre veloce e Celeno o Celaeno per i romani l'oscura.

Ciascuna rappresenta un diverso aspetto della tempesta e sono descritte come creature rapaci e crudeli.
Due di loro vengono anche diversamente nominate nel mito di Fineo come Arpiria e Erasia, altre volte come Aellopoda e Ocipeta.

Il mito dice che il re Fineo, infastidito dal comportamento dei due mostri chiese a Giasone, capo della spedizione degli Argonauti, di essere liberato da queste in cambio di preziosi consigli

Altre volte appaiono nominate da Virgilio (Eneide), Dante (Inferno) e Ariosto (Orlando furioso).

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