domenica 21 giugno 2009

Ufologia e logica

Una nuova proposta per interpretare il fenomeno Ufo

Di Alessio Follieri.

Partendo dalla premessa generale, secondo la quale, per il numero di testimonianze acquisite in più di 50 anni, per i documenti e quindi prove concrete, per le correlazioni storiche ed altri fenomeni correlati, il fenomeno Ufo, quale il più enigmatico dell’era moderna, può essere considerato concretamente un evento di valenza reale, si può proporre una valida analisi della configurazione stessa dei significati che esso racchiude.

E’ innegabile un riferimento maturato in anni di avvistamenti, ossia che gli oggetti volanti non identificati mostrano un controllo intelligente, essi si muovono in modi ben determinati, quindi includono nella loro manifestazione la conclusione conseguente di una correlazione con intelligenze non terrestri. Anche la configurazione stessa degli oggetti che appaiono a numerosi testimoni, fotografati e filmati, nei casi rivelati come i più autentici, si rivelano al di là di ogni tecnologia umana.

Bisogna anticipare queste premesse, oltre le quali, si può rivelare che il fenomeno ufo ha radici ben più antiche rispetto alla valutazione moderna, essi risultano descritti in papiri antichi (Papiro Tulli), in testi storico religiosi, ed in molte testimonianze rilevate da antiche civiltà.

La prima analisi importante è rivelare il fatto essenziale che tali oggetti ci riconducono a “guardare” oltre il nostro pianeta e la nostra piccola esistenza su questa Terra.

Per comprendere la radice essenziale di questo fenomeno, partendo esclusivamente dalle sue basi fondamentali, dobbiamo interrogarci su due aspetti distinti: il significato che attribuiamo al termine “tecnologia”, ed il significato di proiettarci oltre l’ambiente terrestre.

Il termine tecnologia, lo usiamo per dare un preciso significato al livello tecnico acquisito dalla specie umana in un dato momento. Ad esempio, se valutiamo il contesto storico di cinquecento anni fa, appare lampante la conclusione secondo la quale le civiltà umane non possedevano una tecnologia evoluta, essa stava appena sviluppando le prime tecniche, successivamente l’industrializzazione, l’evoluzione scientifica, e direttamente importanti passi avanti tecnologici ci hanno permesso di portare la nostra specie ad un determinato livello tecnologico, quello relativo al mondo attuale. Ben sappiamo che esso non è l’apice assoluto, ma bensì è relativo, perché la nostra stessa indagine storica ci porta a valutare direttamente che i due termini: evoluzione e tecnologia procedono verso l’acquisizione di gradini superiori. Sebbene secondo la prospettiva dell’argomento, l’evoluzione (come sarà discussa di seguito) implica aspetti ulteriori per essere chiarificata, il termine “tecnologia”, coinvolge tutti quegli aspetti e conoscenze, nonché possibilità tecniche con le quali oggi possiamo farne degli utilizzi che in passato erano molto più difficoltosi se non impossibili.

Emerge in un certo senso che il termine “tecnologia” non rappresenta un parametro assoluto, con esso non possiamo esprimere né un termometro con il quale misurare altre tecnologie, se non la sola appartenente alla specie umana. Questo aspetto ha un significato enorme, in quanto alla parola “tecnologia” noi abbiamo un parametro relativo ed esclusivamente legato al nostro sviluppo, ed esso crolla totalmente qualora andiamo a sviluppare un concetto legata ad un intelligenza di una natura diversa da quella umana. Per questo falliamo l’obiettivo di interpretare in prima istanza il fenomeno ufo.

Procedendo quindi con il secondo presupposto, bisogna ragionare sul fattore che tale fenomeno non è correlato all’ambiente terrestre, bensì ci proietta direttamente ad un analisi dell’universo su larga scala.

Da questo secondo presupposto emergono aspetti fondamentali ed estremamente importanti, i quali si maturano valutando due ipotesi fondate, la prima riguarda la conclusione secondo cui il fenomeno riguarda una civiltà analoga alla nostra, ma enormemente più evoluta che ha trovato un pianeta abitato: la Terra e quindi si sta manifestando in modi ben precisi alle sue forme viventi. La seconda ipotesi riguarda invece un intelligenza sempre più evoluta di quella umana, la quale non proviene dall’universo materiale a noi noto, bensì le conoscenze di questi ultimi decenni, sebbene sono discutibili profondamente a livello scientifico, ci conducono verso l’analisi di altre dimensioni, diverse da quella materiale, perciò si tratta di una revisione molto più profonda del fenomeno ufo che coinvolge moltissimi altri aspetti che saranno discussi in seguito.

Le ipotesi e l’analisi logica prodotta sino a questo punto sono piuttosto fondate, ma intrecciando assieme le ultime due ipotesi, ai concetti “evoluzione” e “tecnologia”, ecco che emerge un quadro del fenomeno ufo molto più fondato di quanto siamo portati a credere.

Partendo dalla prima: ossia gli ufo implicano l’esistenza di una civiltà molto più evoluta di quella umana proveniente da una determinata zona dell’universo a noi sconosciuta.

Questa definizione ci porta ad una domanda essenziale: cosa vuol dire evoluta? Ed anche: da dove potrebbe venire questa civiltà? Partendo d quest’ultima, parrebbe chiara una considerazione essenziale: definire una civiltà evoluta proveniente da qualche altro pianeta recondito dell’universo, vuol dire direttamente sostenere che tale civiltà è di natura materiale, quindi analoga alla nostra, tuttavia essa ha abbattuto molte barriere e ostacoli per la sopravvivenza atti a far acquisire conoscenze straordinarie e tecnologie a noi sconosciute. In questi termini appare molto chiaro che i due termini “evoluta” e “tecnologia” assumono significati importanti e allo stesso tempo specifici.

Il termine “tecnologia evoluta” porta ad un errore di considerazione di massa, ossia si giunge a definire gli oggetti volanti quali mezzi, quindi involucri materiali atti al trasporto di passeggeri, quindi allo stesso modo dei nostri aeromobili. A questo punto ci viene da pensare che tale civiltà straordinaria, ha acquisito mezzi e conoscenze per raggiungerci da un posto molto lontano e trovarci in un modo altrettanto incredibile. Al cospetto di questa tesi possiamo giungere a due conclusioni diverse: siamo dei positivisti e consideriamo che tutto sia possibile, quindi questa concezione ed altre possono essere egualmente valide, non si recrimina nulla a questo atteggiamento, il positivista ha sempre più possibilità del negazionista a priori di avere aperti nuovi orizzonti. Tuttavia si può essere positivisti valutando anche le altre possibilità che forse sono maggiormente sostenibili.

Ritenendo valida la tesi di “civiltà evoluta” e “tecnologia evoluta”, noi ci poniamo al cospetto del fenomeno che possiede una natura molto vasta, di fatto approcciando l’argomento con un metro di misura prettamente umano. Ossia noi crediamo che la “tecnologia” ha un valore universale, ma essa può avere un valore prettamente locale, il quale riguarda solo noi stessi.

Uno sguardo all’universo ci aiuta a capire meglio. La stella a noi più vicina è Alpha Centauri, nella costellazione del Centauro, la quale dista approssimativamente 4 anni luce. E’ una distanza enorme, sebbene considerando la galassia in cui ci troviamo, è praticamente una vicina di casa del nostro Sole. La galassia in cui ci troviamo ha un diametro di circa 100.000 anni luce, e racchiude la cifra impressionante di 300 miliardi, anche se diverse stime indicano numeri inferiori, ma pur sempre si tratta di miliardi, alcune molto distanti da noi. Se poi procediamo all’esterno della nostra galassia, noi arriviamo a distanze abissali, le galassie sono separate tra loro da uno spazio immensamente grande, da migliaia a milioni, fino a miliardi di anni luce.

Cosa ci porta tutta questa valutazione, praticamente ci proietta al punto fondamentale di valutare che tale intelligenza, che richiama ad una civiltà evoluta altrove, quindi esterna al nostro sistema solare, ha trovato un pianeta abitato, la nostra Terra, viaggiando nella migliore delle ipotesi anni e anni luce.

La nostra tecnologia (che non vuole qui essere usata come parametro esclusivo), ha concesso ad ora di viaggiare nel solo sistema solare impiegando anni e anni per raggiungere i pianeti più lontani, una qualsiasi sonda attuale, per raggiungere la stella a noi più vicina impiegherebbe migliaia di anni. Ciò perché il viaggio tecnologico da noi concepito è lineare, ciò vuol dire che il parametro spazio fisico è una costante inviolabile, dove la velocità V di un corpo qualsiasi è data da S/T, spazio su tempo. Per attraversare un qualsiasi spazio ad una qualsiasi velocità si impiega un determinato tempo, motivo per il quale il tipo di spostamento nello spazio è per così dire lineare. Anche alla velocità della luce, che è enorme 300.000 km al secondo, sebbene ci appare incredibile implica sempre un concetto spazio temporale, motivo per il quale poter lanciare una sonda alla velocità della luce, ci potrebbe facilitare molto la possibilità di visitare le stelle vicine, impiegando alcuni anni. Raggiungeremmo con il viaggio lineare la possibilità di raggiungere Alfa Centauri in soli 4 anni, altre stelle in 6, 8, 10, 20 e così via. Tuttavia anche viaggiando alla velocità della luce, la quale secondo Einstein nulla può superarla, la Via Lattea sarebbe comunque enorme, raggiungeremmo la stella nella parte opposta dopo 100.000 anni di viaggio.

Questi aspetti debbono essere considerati, perché al momento in cui si valuta il fenomeno Ufo bisogna ammettere due considerazioni: tale intelligenza ha compiuto un viaggio enorme, coprendo uno spazio enormemente più grande di quanto immaginiamo, nondimeno ha trovato la piccola Terra vicino al piccolo Sole, con un bel colpo di fortuna cercando in un pianeta tra miliardi e vicino ad una stella tra miliardi. Cerchiamo comunque di essere positivisti, quindi ragioniamo sul fatto che molto probabilmente in primis hanno avuto un colpo di fortuna e dopo diversi tentativi e viaggi incredibili alla velocità della luce, ci hanno trovato, ma dobbiamo rispondere alla domanda conseguente: quanti anni hanno dovuto viaggiare per trovarci? La risposta è sicuramente moltissimi anni, quindi sicuramente essi hanno una vita estremamente longeva, oppure una seconda considerazione di grande interesse hanno abbattuto la barriera della morte, ma questa è una condizione che implica moltissime altre considerazioni degne di discussione. Inoltre dobbiamo considerare che essi hanno affrontato un viaggio fuori dal proprio ambiente naturale, ricordando che stiamo valutando una civiltà, quindi dei viventi materiali come noi estremamente più evoluti, ma per concetto stesso legati all’evoluzione nel proprio ambiente. Ma come ben sappiamo nulla è escludibile a priori.

Procedendo con l’analisi, la questione si fa interessante bisogna ragionare in cosa vuol dire viaggiare ad una velocità prossima a quella della luce, perché la luce può propagarsi ad una velocità così straordinaria e nulla può superarla. Considerando che questo aspetto risulta di grande importanza in questo argomento, va premesso che la luce è un onda elettromagnetica ed è composta di fotoni, i quali sono particelle rive di massa, per questo esse possono viaggiare così velocemente. In natura vi sono altre particelle e benché esse siano microscopiche, miliardesimi, di miliardesimi, di miliardesimi di grammo, esse hanno pur sempre una massa microscopica e sollecitate ad energie enormi, possono viaggiare a velocità prossime a quelle della luce, ma mai raggiungerla né tantomeno superarla. Esiste una costante naturale, secondo la quale tanto più è la massa quanto più è l’energia indispensabile per accelerarla, portare anche un oggetto che pesa solo qualche grammo alla velocità della luce occorrerebbe un’energia pari a tutta quella presente nell’universo.

Occorre considerare questi parametri, benché possiamo sempre sottolineare che la nostra conoscenza sia limitata. Tuttavia pur mantenendoci positivisti la considerazioni che le intelligenze extraterrestri appartengono ad una civiltà analoga alla nostra sebbene di gran lunga più evoluta di noi, crolla di fronte a tutte queste impossibilità, non solo a quella dettata dall’umile conoscenza umana.

Emerge un altro dato importante, essi ci hanno trovato, ma forse hanno la possibilità di abbattere il legame che intercorre tra velocità, spazio e tempo. Può sembrare una considerazione da poco, se non addirittura fionda la nostra conoscenza fuori dai parametri che conosciamo, ma attenzione alle implicazioni che coinvolge in modo diretto!

In questo senso cosa vuol dire per un essere vivente viaggiare nello spazio tempo? Tra l’altro occorre specificare che in molte manifestazioni le quali concordano e sono estremamente numerose, gli oggetti compaiono letteralmente dal nulla, si spostano a velocità praticamente istantanee da un punto all’altro dello spazio, raggiungendo velocità straordinarie ritornano in modo altrettanto semplice a scomparire nel nulla. Da dove vengono? Dove vanno? Come fanno? Ecco che la considerazione della loro possibilità della rottura dello spazio tempo, ci porta a considerare il concetto “evoluzione” in un modo totalmente nuovo abbandonando il significato di “civiltà evoluta” così come intendiamo.

Viaggiare nello spazio tempo, è divenuto un argomento pseudoscientifico degli ultimi anni, considerando il fatto che le teorie fisiche più estreme, come quella delle stringhe e delle superstringhe, sono state sviluppate proprio in virtù di un progetto iniziato agli inizi del 900’ e prodotto allo scopo di unificare i due cardini fondamentali della fisica moderna: la fisica quantistica (che ha sviluppato teorie fisiche sulle particelle fondamentali) e la relatività generale (che studia la struttura dell’universo su larga scala). La teoria delle superstringhe implica che per unificare la meccanica quantistica e la relatività si rende necessario considerare l’esistenza di più dimensioni oltre quella che percepiamo composta da quattro dimensioni, 3 spaziali ed una temporale.

Di fronte a queste nuove barriere di studio occorre prestare attenzione al concetto di possibilità di viaggiare nello spazio tempo, questo implica necessariamente una possibilità fondamentale: l’abbattimento della barriera legata alla materia nella sua struttura atomica. L’impossibilità di viaggiare istantaneamente da un punto all’altro dello spazio, dandoci la possibilità di spostarci istantaneamente da un punto all’altro dello spazio, non risiede solo in un limite tecnologico, ma anche naturale. In questa fase non si tratta di viaggiare veloci, ma istantaneamente, questo vuol dire che essendo fatti di materia non possiamo farlo in quanto tali. Qui crolla definitivamente anche la concezione legata all’oggetto volante come mezzo atto al trasporto, ma esso stesso assume una configurazione completamente diversa assieme all’intelligenza che ancora erroneamente noi riteniamo come semplice occupante o viaggiatore nell’oggetto.

Se l’oggetto è essenzialmente atomico, esso deve trasferire se stesso con un impiego infinito di energia e proiettarsi in un altro punto dello spazio unitamente al tempo. Questo implica un limite essenziale della dimensione alla quale apparteniamo, ed è su questo presupposto che un energia non appartenente a questa dimensione e solo essa può compiere un operazione di questo tipo.

Su questa base è quindi utile ritenere importante valida il quadro che si sta aprendo sul Big Bang, sulla struttura dell’universo materiale trattata in correlazione al fenomeno ufo (vedi articolo Big Bang e gli ufo), giacché prende corpo questa configurazione così importante.

Questo aspetto implica quindi che il fatto di poter spostarsi nello spazio tempo, non significa viaggiare, in quanto il viaggio è un concetto lineare, ma traslare da una dimensione all’altra, quindi l’intelligenza che compie un simile “prodigio” secondo le nostre umili conoscenze attuali, non è più evoluta così come noi intendiamo, bensì ha uno stato di esistenza diversa, essa è correlabile maggiormente ad un energia pura che insita alla stessa origine dell’universo. Discutere su questi parametri implicando anche le concezioni legate alla natura materiale delle cose, è di notevole aiuto a comprendere il fenomeno ufo, se utilizziamo questi strumenti possiamo compiere dei passi in avanti notevoli.

0 commenti: